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Maria Pia Moschini Santini

Maria Pia Moschini Santini

 

… simile ai maestri vetrai nelle loro fucine incandescenti, il misterioso incanto dell’elaborazione della materia, acquista forme planisferiche, rende visibile ilscolare dell’arte in “tavole” esponibili, mai sovrapponibili, perchè le opere di Hemmes non ripetono i loro contenuti, ma gli “snodano”, meglio gli “snidano” dai loro anfratti. Ci chiediamo allora da quale luogo o non luogo della psiche provengano gli smaglianti rossi. o i vorticosi azzurri che mai si diluiscono ma si intersecano, combattono, affrontano il grido represso che gli imprigiona.

Una CAIENNA che non è una prigione astratta ma un isola misteriosa da cui non si può fuggire. L’osservatore viene catturato, imbarcato su un veliero e, bendato, raggiunge quella dimensione e solo quella. Assoluta.
Il quadro lo incatena al suo contenuto che non può essere interpretato ma “vissuto” totalmente. Il delirio delle interpretazioni si frange sugli scogli del mistero…

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